Si presentano in modo inconfondibile: il piccolo piange in modo inconsolabile, raccoglie e poi distende le gambine verso il pancino, non si calma nemmeno se lo prendi in braccio. Con ogni probabilità ha mal di pancia e non sarà difficile sentirgli emettere anche aria dal pancino, specialmente se lo giri a pancia in giù e lo culli dolcemente. Le coliche sono uno dei disturbi più comuni nei neonati nei primi due-tre mesi di vita. Si manifestano con attacchi, per lo più nelle ore tardo pomeridiane e serali, in cui il bambino appare agitato, piange e si rannicchia per ridurre il dolore provocato da un pancino molto teso e gonfio per la raccolta di gas.
Le cause possono essere diverse: dall’ingestione di aria prima della poppata, se per esempio il bambino si alimenta dopo un pianto vigoroso, da un ancoraggio al seno scorretto (il piccolo dovrebbe prendere in bocca la maggior parte di seno possibile) o da un foro nella tettarella molto stretto (se è allattato con il biberon). Ma anche la stanchezza accumulata durante la giornata e i suoi “sforzi nel crescere”, possono causare nervosismo e portare all’accumulo di aria nella pancia. Di solito il piccolo si calma se succhia qualcosa (si può quindi offrirgli il succhietto) o se viene cullato: puoi provare, per esempio, a distendere il piccolo a pancia in giù, facendogli passare un braccio sotto al pancino. Anche l’esecuzione di delicati massaggi sul pancino, in senso orario, è utile a far uscire l’aria in eccesso e ad alleviare le coliche.
E infine coccolalo, ancora di più, sussurragli parole dolci e dedicagli tutto il tempo che puoi: è provato infatti che alleviare il suo nervosismo facendolo sentire ancora più amato lo aiuterà a superare i suoi momenti di crisi.