Riuscite a immaginare un viaggio che copre la distanza di poco meno di 20 centimetri? Questo è il percorso che gli spermatozoi devono fare per raggiungere l’uovo. È una gara che solamente poche centinaia porteranno a termine e che solo uno, il più forte e veloce, riuscirà a vincere infrangendo la barriera che protegge l’uovo e cominciando così il suo viaggio di trasformazione verso una nuova forma. Una volta entrato, la superficie dell’uovo andrà modificandosi così da impedire l’ingresso di altri spermatozoi.
È così che si forma la prima cellula del nuovo bimbo e inizia la nuova vita: i 23 cromosomi del papà e i 23 cromosomi della mamma si uniscono tra loro, formando una splendida cellula di 46 cromosomi (il numero dei cromosomi contenuti in ogni cellula umana).
In poche ore la nuova cellula si divide e si moltiplica più e più volte e, dopo pochissimi giorni, inizierà a modificarsi fino a prendere una forma molto simile a quella di una mora: è proprio per questo motivo che a questo stadio il nuovo microscopico esserino è chiamato col nome latino di morula.
Mentre si verificano questi cambiamenti, la morula viene trasportata dalla mucosa e dalla corrente interna delle tube verso la cavità uterina, dove ammarerà dopo 4 giorni circa dall’avvenuta fecondazione.
Nella cavità uterina la morula resta libera per alcuni giorni per poi fissarsi, tra il 6° e il 12° giorno, nel tuo utero, solo dopo comunque essersi nuovamente modificata: diventa una blastocisti, termine che significa “sacco con embrione”. La sua parte esterna ha formato un foglietto di protezione (corion), che a sua volta emette delle vere e proprie funi (villi) per attaccarsi alla parete uterina.
Intorno al 60° – 70° giorno dal concepimento avviene il passaggio da embrione a feto. A partire da questo momento il tuo piccolo sviluppa una propria identità soggettiva, una propria vita che, se da un lato è strettamente connessa e intrecciata alla tua vita di mamma, dall’altra parte è già significativamente autonoma, attiva, viva.