L’ipnosi è una modificazione transitoria dello stato di coscienza che la mente crea spontaneamente, simile al momento del dormiveglia che precede il sonno. Se quest’ultimo è un atto involontario, nell’ipnosi invece tale stadio viene indotto volontariamente.
Questa tecnica si usa di solito in psicoterapia, ma è stata applicata anche al momento del parto. Tecnicamente, lo stato di leggera trance indotto dall’ipnosi pone a riposo l’emisfero sinistro del cervello deputato a governare il pensiero razionale e libera l’inconscio, che viene spinto a concentrarsi su immagini positive e rilassanti. In questo modo si spezza la catena paura-ansia-dolore, che normalmente si crea durante il travaglio, e si producono endorfine, che riducono il dolore.
L’ipnosi agisce con un aumento anche di 10 volte delle endorfine plasmatiche: in pratica, riducendo il flusso di sangue ai centri del dolore si abbassa la percezione del dolore stesso. L’effetto principale è l’attenuazione, o la rimozione, della parte emotiva-psicologica del dolore, con riduzione dell’ansia e aumento dell’autocontrollo.
Malgrado la sua efficacia, l’ipnosi è un metodo poco diffuso nelle sale parto italiane, soprattutto a causa degli alti costi. Si tratta infatti di una tecnica che non viene insegnata di solito ai corsi preparto tradizionali, poiché richiede una preparazione specifica da parte di operatori specializzati e il suo apprendimento è lungo. Ci si può informare per seguire dei corsi privati. L’obiettivo dei corsi in genere è quello di insegnare alle future mamme ad autoipnotizzarsi da sole, in modo da visualizzare immagini positive al momento del travaglio e del parto, mettendo a riposo la zona del cervello che invia i segali della percezione dolorosa.
Se sei interessata a questa tecnica e vorresti sapere come poterne usufruire quando stai per partorire, puoi rivolgerti all’Associazione Medica Italiana per lo Studio dell’Ipnosi (A.M.I.S.I.) o al Centro Italiano di Ipnosi Clinico-Sperimentale (C.I.I.C.S.), che organizzano corsi proprio per future mamme come te.