Arriverà la prima contrazione vera, leggera ma diversa da quelle che avrai sperimentato fino ad ora, e altre ne seguiranno in crescendo. Oppure potrebbe capitare, durante la notte e senza contazione, di svegliarti sentendoti bagnata perché ti si sono “rotte le acque”. È il momento di andare in ospedale: in 24 ore circa il tuo bambino nascerà!
Ma quando succederà? Per te anche un solo giorno può fare la differenza perché non ti basta più accarezzarlo attraverso il pancione, vuoi tenerlo fra le braccia, vederlo e vedere se è proprio come te lo sei immaginato. Il tuo piccolo potrebbe accelerare sui tempi previsti o prendersela più comoda perché sta tanto bene nel tuo nido o essere puntuale come un orologino!
Le ossa della sua testolina sono morbide e pronte a scivolare l’una sull’altra per favorire il passaggio nel canale del parto. Ha ormai perfezionato il suo “respiro” che lo vedrà impegnato ad aprire i polmoni all’aria esterna. Ti troverai ad affrontare tre diversi momenti: travaglio, parto e secondamento. Nel travaglio c’è una fase di preparazione chiamata “prodromica” con contrazioni leggere che compaiono a distanza, una fase in cui le contrazioni durano di più e sono più ravvicinate (quando si susseguono ogni 5 minuti circa il momento di andare in ospedale è proprio arrivato), un’ultima fase, quella espulsiva in cui saranno senza tregua e sentirai il bisogno di spingere. E’ il momento in cui il tuo bambino si affaccia sul mondo e tu potrai finalmente vederlo, sentire il suo pianto e toccarlo. Non c’è nulla di più straordinario e coinvolgente!
Seguirò la fase del secondamento in cui la placenta si stacca dall’utero e viene espulsa. Tu sarai con il tuo piccolo tra le braccia, potrai assaporare tutta la gioia di questo momento e finalmente riposare.
È nato il tuo bambino unico e speciale e tu con lui, mamma unica e speciale!