Al momento della prima visita il ginecologo ti ha comunicato la data presunta del parto e quella data diventa magica: tutti i nove mesi la aspetti e la immagini, anche se è difficile prevedere quando quel momento del parto arriverà. Si può anticipare o posticipare la data presunta del di qualche giorno, ma In alcuni casi però, se la gravidanza prende una piega inaspettata, il parto può essere programmato, cioè si stabilisce la data esatta di quando il bambino verrà al mondo.
Spesso sono parti cesarei, previsti in caso di problemi di salute della mamma (come ipertensione e gestosi), di sofferenza fetale, di particolare posizione del bebè (di sederino, di piedini o di spalla), di parto gemellare o di altre variabili. In casi del genere, è il ginecologo a stabilire la data del cesareo e la mamma si deve preparare proprio come per un intervento chirurgico vero e proprio. La data, salvo rare eccezioni legate alla salute del bambino, viene fissata comunque dopo la 37° settimana di gestazione, così che il bambino abbia concluso il suo sviluppo e la formazioni degli organi vitali.
Vi sono alcuni casi in cui il parto programmato non prevede necessariamente un cesareo, ma si parla di parto indotto con l’applicazione di un gel di prostaglandine, che consentono l’avvio delle contrazioni del travaglio. Si opta per il gel se è necessario anticipare il parto spontaneo perché la gravidanza non dovrebbe più proseguire, quindi in caso di oligoidramnios (riduzione del liquido amniotico), pre-eclampsia materna (gestosi), diabete materno, mal funzionamento della placenta, ritardo o anomalie della crescita fetale, gravidanza oltre il termine, eccetera.
Qualunque possa essere il problema e la sua soluzione, dovrai pensare che tutto questo ti porterà a tenere il tuo piccolo tra le tue braccia il più velocemente possibile.